Il Museo
Le gipsoteche, raccolte di calchi in gesso, si sono diffuse in Europa nel Settecento presso le Accademie e gli Istituti d’arte come strumento di educazione al gusto artistico, indispensabile agli allievi per l’esercizio del disegno e la pratica del modellato. Parallelamente, sulla scia della rinascita del gusto classico, si è sviluppato il collezionismo di calchi da parte di sovrani e artisti.
Storia
La raccolta di calchi in gesso dell’Università di Pisa nasce nel panorama culturale dell’Italia post unitaria (1887) su iniziativa di Gherardo Ghirardini, docente dell’ateneo pisano e figura di spicco dell’archeologia italiana. Sorta inizialmente come laboratorio sperimentale per lo studio dell’arte antica e rivolta agli studenti dei corsi di archeologia affinché potessero apprezzare da vicino le creazioni della scultura antica, non ebbe mai una sede fissa almeno fino al 2005, quando è stata situata in modo permanente nei locali della Chiesa di S. Paolo all’Orto.
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In questa collocazione, oltre a costituire da sempre un patrimonio indispensabile per fini didattici e di ricerca nel settore storico-artistico, fa da richiamo per molti visitatori, registrando circa quattromila presenze l’anno. La raccolta si compone oggi di circa cento pezzi, ma molte sono state le perdite subite nel corso degli anni, soprattutto a causa delle guerre mondiali.
La Gipsoteca comprende infatti repliche di capolavori della statuaria greca di età arcaica, classica, ellenistica e romana come il famoso Hermes con Dioniso in braccio e il Satiro in riposo di Prassitele, il gruppo dei Tirannicidi, l’Apollo del Belvedere, il Laocoonte Vaticano e molti altri.
Vi rientrano anche copie di importanti rilievi architettonici, come il fregio con il corteo processionale delle feste panelleniche del Partenone ateniese e calchi di piccoli manufatti con grandissimo valore documentario-epigrafico, come la replica del Disco di Festòs del museo cretese di Iraklion con caratteri impressi entro una spirale su entrambe le facce.
Nel 1980 la collezione è stata incrementata dall’arrivo di due stele etrusche del museo Guarnacci di Volterra e la nuova testa, realizzata nel 1993, della cosiddetta Erinni Ludovisi nella sistemazione cinquecentesca come ninfa dormiente.
Collezioni
I calchi in gesso
La collezione dal 2005 è ospitata all’interno della Chiesa di San Paolo all’Orto, nell’area del presbiterio, secondo un percorso tematico-cronologico che illustra una selezione di opere dell’arte severa e tardo arcaica greca, di età classica collocate nell’area del coro, cui si contrappongono dall’altro lato esemplari di età ellenistica e romana.
Antiquarium
L’Antiquarium è una collezione eterogenea di circa 1500 pezzi originali in cui sono rappresentate quasi tutte le classi di manufatti dell’antichità, in particolare le produzioni ceramiche, dall’area egea a quelle dell’Etruria, ai vasi attici dipinti, con tecnica a figure nere e a figure rosse, con decorazione sovradipinta di età ellenistica, oltre a vasellame da mensa e da cucina dell’epoca romana.
Le collezioni paleontologiche
Queste collezioni hanno origine dalla collezione di Carlo Regnoli, medico pisano che nel 1867 effettuò i primi scavi relativi alla preistoria nelle grotte della Versilia e del Monte Pisano. A queste si sono aggiunti nel tempo materiali risalenti al Paleolitico e all’Età del Bronzo.
Galleria










Didattica
Per le scuole: percorsi per l'educazione museale
Per l’anno scolastico 2023-2024 le classi quarta e quinta della Scuola Primaria, le classi prima, seconda e terza della Scuola Secondaria di Primo grado e le classi prima e seconda della Scuola secondaria di Secondo grado potranno partecipare al progetto “L’avventura della scoperta”.
Al fine di facilitare la partecipazione di alunni/e con disabilità e valutare azioni e materiali a favore dell’inclusione, è possibile contattare i servizi educativi del Sistema Museale di Ateneo.
Per famiglie e bambini: laboratori eattività
La Gipsoteca di Arte Antica, oltre alle proposte didattiche rivolte alle scuole, propone una serie di attività rivolte ai bambini e alle loro famiglie, affinché i suoi spazi siano luoghi dove si può imparare giocando e non solo guardando e dove si può tornare anche se li si è già visitati.
Le attività educative della Gipsoteca di Arte Antica sono progettate e gestite in collaborazione con il Laboratorio di Archeologia del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.
Visita
Orari
ORARIO SETTIMANALE
GIORNI CHIUSURA FESTIVI
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Le visite guidate sono su appuntamento.
È possibile prenotare una visita guidata della Gipsoteca in LIS (Lingua dei Segni Italiana) alla Gipsoteca di arte antica
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